Alle pendici del Monte Amiata – sorta di invisibile porta di accesso a regni fantastici e nascosti come i suoi metalli – seguendo la legge della metamorfosi, del declino e della rinascita, rivive oggi gli antichi splendori l’Azienda San Processo. In un santuario naturale sottratto alle rovine del tempo, dove si può percepire il brivido di un territorio vasto ed incontaminato, circondato da una montagna di fuoco- già sacra agli Etruschi-, lambito dal mare della Val d’Orcia e dalla selvaggia ed assolata Maremma, si ergono i resti dell’antica Torre Campanaria, simbolo di quello che fu uno dei principali conventi dell’Amiata medievale. Un sapiente ed accurato restauro ha trasformato l’umile dimora dei seguaci del Poverello di Assisi in un esclusivo Agriturismo, dove l’ospite – dentro ad un labirinto di simboli, fiabe, leggende – assapora un alone di tranquillità (misticismo?), immerso in un oceano di storia, cultura, arte….cullato dal dolce suono delle fronde di un bosco secolare. In armonia con le caratteristiche originarie dell’antica dimora francescana, un accurato restauro ha provveduto alla riorganizzazione degli spazi interni, dove l’antico dialoga con il moderno. Tra una sinfonia di oggetti d’arte- testimoni di un tempo che fu, l’Agriturismo San Processo, propone oggi ai suoi ospiti la possibilità di alloggiare in un ambiente scenografico di notevole impatto visivo suddiviso in cinque unità abitative. Gli appartamenti di cui uno adibito ad ospitare disabili offrendo anche un portico esterno arredato, sono dotati di ampio soggiorno con angolo cottura, camera matrimoniale in stile e servizi igienici. All’esterno si apre uno spazio verde arredato con ombrelloni che offrono riparo dal sole dell’estate, tavoli in ferro battuto per godersi il fresco sotto grandi alberi e sdraio per una incantevole abbronzatura.