Il Balestro del Girifalco

Una delle più interessanti manifestazioni folcloristiche della Maremma è il “Balestro del Girifalco” che si svolge nella città di Massa Marittima due volte l’anno, precisamente: la terza domenica di Maggio, in onore di S. Bernardino da Siena, nato a Massa Marittima e morto il 20 Maggio, e la seconda domenica di Agosto a celebrazione del libero Comune della città. La manifestazione fu istituita nel XIV sec. come spettacolo per i cittadini, con l’intento di istruire i giovani massetani al “lodevole esercizio del balestro”, come si legge in un prezioso documento, rinvenuto nel 1959, con apposta la data 10 Agosto 1476.  Il balestro, micidiale arma, è simbolo delle virtù guerriere della Repubblica di “Massa di Maremma”, che ebbe intensa vita nei secoli XIII e XIV: balestrieri ed arcieri costituivano la milizia preposta alla difesa della Repubblica.  Il compito di addestrare i cittadini al maneggio di quest’arma era affidato al Maestro delle Balestre; altro personaggio importante all’interno del corpo dei Balestrieri era il Camerario, custode dell’arma.
La presenza di queste due significative figure dimostra quale fosse l’importanza delle balestre.
Il pubblico Palio si svolse regolarmente fino al 1554, anno in cui la città cadde sotto la dominazione di Firenze, solo nel 1960 la manifestazione venne ripristinata; da allora si svolge nella principale piazza, tra le eleganti e austere facciate dei palazzi trecenteschi, preceduta dal corteo in vesti rinascimentali, che sfila tra le strade della cittadina giungendo fino alla piazza antistante il Duomo. Prima della gara si svolgono un coreografico corteo in costume medievale e lo spettacolo degli sbandieratori in una bella rievocazione storica. Il bersaglio dei 24 balestrieri (divisi in tre squadre dette Terzieri) è una grossa sagoma di un uccello di rapina, il “Girifalco”, simboleggiante l’oppressione. Al centro della sagoma emerge un tronco conico ligneo, detto “Tosso” o “Corniolo”, che misura circa 12 cm di diametro. La gara è vinta dal balestriere che configge la freccia nel centro del bersaglio o nel punto più vicino ad esso. Il vincitore riceve in premio la simbolica freccia d’oro ed il Terziere di cui fa parte conquista l’ambito drappello in seta, dipinto ogni anno da un artista differente, che sarà gelosamente conservato nella sede del Terziere.

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