L’estensione della Laguna di Orbetello è di circa 27 Km/q. la profondità media è di 1 metro circa, la massima non supera i 2 m.
È separata dal mare a ponente e a levante da due strisce di terra lunghe circa 6 km (i Tomboli sabbiosi della Giannella a NW e della Feniglia a SE) e ad ovest dal promontorio dell’Argentario. Un ponte artificiale (la Diga Leopoldiana) collega Orbetello al Monte Argentario e divide la laguna in due parti: la Laguna di Levante e la Laguna di Ponente.
Oggi protetta dal WWF nella parte di Ponente, in passato ha costituito una delle maggiori risorse per l'economia del piccolo borgo marinaro che traeva dalla pesca parte del suo sostentamento. Le acque della laguna sono infatti ricche di pesce pregiato come spigole, orate, muggini e anguille. Il pesce viene lavorato in loco e venduto in molti mercati d’Italia e anche all’estero. Pregiata è la produzione della bottarga di muggine e la preparazione dell’anguilla sfumata che sono senza dubbio il piatto tipico locale.
La laguna è una zona umida di importanza internazionale. In essa nidificano o transitano di passaggio molte specie di uccelli, fra i quali il Cavaliere d’Italia, il fenicottero rosa, l’airone bianco maggiore, il falco pescatore, la spatola, l’avocetta, il cormorano e varie specie di anatre.
L'Oasi WWF comprende anche il bosco di Patanella, un'area verde al limitare della laguna di ponente che è stata protetta con lo scopo di favorire il ripopolamento di specie vegetali a rischio estinsione tra cui le orchidee selvatiche, alle quali è dedicato un percorso apposito.
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