Quando la melodia raffinata ed elegante dei primi anni del Novecento, attraversò gli anni mitici ’30 e ’40, subì un contraccolpo straordinario e potente, unico e irripetibile insieme; una nuova energia creatrice, la investì totalmente modificandone metrica e strutture, determinando la nascita di alcuni nuovi generi musicali, fra questi il mitico swing-jazz americano.
Quest’ultimo approdò, con il secondo conflitto mondiale, anche in Italia, e finì inevitabilmente per arricchire le melodie calde e variopinte della cultura mediterranea, generando, così, un filone memorabile incastonato tra indimenticabili protagonisti e brani eccellenti.
Una musica nuova, capricciosa, accattivante, attraente, che accompagnò e sostenne, in un momento di profonda crisi non solo economica, la coscienza e le opere di un lungo tratto generazionale, fino agli anni ’60 inoltrati, in due parole: lo “swing italiano”.
In quello spaccato spazio temporale, i M.AT.TI, oggi, attingono le loro sonorità, riproponendo una parte di quella straordinaria società civile, cioè quella musicale migliore e virtuosa.
Non per uno struggente ricordo nostalgico ormai andato, ma per il semplice fatto che oggi, più che mai, c’è un desiderio intenso di tornare alla musica vera, quella reale, eseguita da uomini con lavoro, professionalità, sentimento e buon gusto, e con strumenti veri, tradizionali, nel tentativo di non relegare tutto questo, ancora, negli angusti spazi dell’odierna elettronica.
04
Sep
PIANO DI SVILUPPO E COESIONE – PSC TOSCANA
INTERVENTI DI CUI ALLE RISORSE FSC DELIBERA CIPESS 26/2021
Supporto alla valorizzazione dell’immagine della Toscana – Maremma Toscana Area Sud
Progetto Maremma Toscana Area Sud