“E mi ricordo ancora... quel 19 luglio 1992” – A Marina di Grosseto due giorni per non dimenticare la strage di via D’Amelio
MARINA DI GROSSETO – Trentatré anni dopo la strage mafiosa di via D’Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta – Emanuela Loi, Vincenzo Fabio Li Muli, Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina e Claudio Traina – la memoria torna protagonista a Marina di Grosseto con un doppio appuntamento civile, emotivo e culturale, promosso da: La Piazza "Schierarsi Grosseto", il gruppo Peppino Impastato di Grosseto del Movimento delle Agende Rosse, la sezione ANPI “Carla Nespolo”, Libera e Working Class Hero. L'iniziativa, intitolata “E mi ricordo ancora… quel 19 luglio 1992”, si svolgerà giovedì 18 e venerdì 19 luglio presso la Sala ex circoscrizione di Via Granducato di Toscana 7.
Il programma:
18 luglio
ore 17: inaugurazione della mostra 1,10,100 Agende Rosse
ore 21: proiezione di un video documentario
19 luglio
ore 16:45: Gocce di memoria della strage di via D’Amelio
ore 21:30: “E… mi ricordo ancora”, esperienze e testimonianze del 19 luglio
Un evento che vuole unire la memoria alla consapevolezza, la riflessione al coinvolgimento attivo.La strage di Via D'Amelio, avvenuta solo 57 giorni dopo quella di Capaci, rappresenta un attacco al cuore dello Stato da parte della mafia e sottolinea la necessità di un impegno costante e unitario contro ogni forma di criminalità.
“Ricordare Paolo Borsellino e la sua scorta non è solo un atto di rispetto per chi ha sacrificato la propria vita ma è un dovere morale e civico. La loro determinazione e il loro sacrificio continuano a rappresentare un faro nel nostro impegno per una società più giusta e libera dalla criminalità organizzata. La memoria è il seme del cambiamento.

 
Ricordare e raccontare queste storie, anche attraverso la partecipazione di cittadini e istituzioni, significa trasmettere un messaggio di speranza e di impegno per sconfiggere l'illegalitá