Saturnia e le sue origini

La leggenda narra che Saturnia sia nata dalla cieca ira del dio Saturno, qui rifugiatosi dopo essere stato cacciato dall’Olimpo. Saturno per vendicarsi avrebbe scagliato il suo fulmine su questa terra, facendone così scaturire acqua bollente per annientare gli uomini.
Nel medioevo i caldi vapori delle acque termali erano associati al peccato e alla voluttuosità, e le sorgenti furono identificate con le porte dell’inferno.
Queste piscine naturali d’acqua sulfurea sono tra le più famose del mondo per le loro benefiche proprietà nella cura della pelle, dell’apparato respiratorio e muscolo-scheletrico. Ma sono altrettanto famose per la cornice spettacolare in cui sorgono.
Secondo la leggenda Saturnia è stata la prima città della penisola, fondata in onore del dio Saturno, su un grosso masso di travertino, tra il fiume Albegna e il torrente Stellata.
Secondo alcuni la sua nascita andrebbe fatta risalire al X secolo a.C. ad opera dei Pelasgi, popolazione preellenica dalle origini incerte.
I resti di una particolare cinta muraria in pietrame a secco, dalla forma poligonale e in travertino colorato, parrebbero risalire a questo periodo.
Immergersi nelle terme e nella storia.
Numerose necropoli etrusche raccontano che Saturnia fosse luogo abitato già nell’VIII secolo a.C. e particolarmente fiorente, tanto da essere chiamata “Aurina”, città dell’oro. Conquistata dai romani circa nel 280 a.C., Saturnia fu protetta da mura e trasformata in colonia. Ancora oggi nella sua piazza principale sono visibili le colonne del tempio romano che qui sorgeva. Dopo secoli di abbandono fu riscoperta e fatta risorgere da Cosimo I de’ Medici.
La millenaria storia della cittadina è evidente dalla grande quantità di reliquie etrusche, romane, medievali e rinascimentali che vi sono state ritrovate e tutt'oggi Saturnia sta lì come un libro aperto a ricordarci il suo antico e glorioso passato.

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