Miele di castagno toscano

Il Miele di castagno toscano ha consistenza piuttosto liquida, colore marrone-ambrato più o meno scuro, brillante. È un miele non eccessivamente dolce con retrogusto più o meno amaro, aroma intenso. Resta liquido a lungo, ha colore ambra dorato chiaro, profumo intenso e aromatico, di bosco. Come tutti i mieli scuri è particolarmente ricco di sali minerali.

Storia e tradizione
La produzione del miele di castagno è storicamente presente in tutto il territorio toscano ad alta vocazione castanicola, come testimoniato da diverse citazioni in testi e documenti, ed ha costituito per lungo tempo un’integrazione delle produzioni principali nelle aziende agricole. Ogni famiglia un tempo possedeva qualche arnia ma il miele, alimento ricco di sostanze nutritive e di proprietà benefiche, costituiva per lo più una produzione secondaria.
Più recentemente si è elevato a prodotto prevalente per alcune aziende che si sono specializzate nell’allevamento delle api. Pur conservando nella sostanza le tradizionali tecniche di lavorazione, l’attività apistica ha subito un processo di aggiornamento in gran parte determinato dalla necessità di adeguarsi agli attuali standard qualitativi. Il miele, per sua natura, riproduce l’unicità dell’ambiente da cui deriva e ne distilla gli elementi che lo contraddistinguono, dando luogo ad un alimento unico e irripetibile.

Area di produzione

La produzione di Miele di castagno interessa tutte le aree della Regione Toscana dove sono presenti castagni.
Particolarmente rinomati sono i mieli di castagno dell’Alta Versilia, dell’Amiata, della Valle del Serchio, della Val di Bisenzio, del Casentino, della Lunigiana.

Come gustare
Il miele di castagno è ottimo come accompagnamento ai formaggi a pasta dura di latte vaccino, caprino o di pecora ed è anche un blando disinfettante delle vie urinarie e stimolante della circolazione, esplica, inoltre, una benefica azione su reni e fegato.
Per la sua estrazione i telaini del melario vengono disopercolati (viene tolta la cera che chiude le celle di immagazzinamento del miele) e successivamente centrifugati per togliere il miele dalle cellette. Il miele va poi nel maturatore, dopo essere stato filtrato con filtro a calza; dal maturatore passa all’invasettatrice. Nella stanza del miele viene tenuto un deumidificatore per evitare di trasmettere l’umidità ambientale al miele, un prodotto altamente igroscopico.